Io vogliọ del ver la mia donna laudare
ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella dïana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.
Verde river’ a lei rasembro e l’âre,
tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.
Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa ’l de nostra fé se non la crede;
e no·lle pò apressare om che sia vile;
ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’ om pò mal pensar fin che la vede.
Stupenda poesia.
Un inno alla donna amata.
Mi domando se oggi è possibile essere così romantici.
Paragonare, come fa Guinizelli, la propria donna ai fiori, alle stelle, all'aria.
Nessun gioiello la può eguagliare, anche l'Amore diventa più perfetto.
Ma ciò non basta.
La donna di Guinizzelli, converte alla fede chi non crede e nessun uomo
di animo malvagio le si può avvicinare.
Parole che suscitano intense emozioni.
Ma esiste una donna così?
Penso che chi abbia la fortuna di amare la propria donna non possa
far altro che pensare come Guinizelli.
Forse le frasi che le rivolgerà saranno meno poetiche,
ma non per questo meno sincere.
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giovedì 28 luglio 2011
mercoledì 27 luglio 2011
L'amore non invecchia
Erano i capei d'oro a l'aura sparsi
che 'n mille dolci nodi gli avolgea,
e 'l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;
e 'l viso di pietosi color farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i' che l'esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di subito arsi?
Non era l'andar suo cosa mortale
ma d'angelica forma, e le parole
sonavan altro che pur voce umana;
uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale,
piaga per allentar d'arco non sana.
che 'n mille dolci nodi gli avolgea,
e 'l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;
e 'l viso di pietosi color farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i' che l'esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di subito arsi?
Non era l'andar suo cosa mortale
ma d'angelica forma, e le parole
sonavan altro che pur voce umana;
uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale,
piaga per allentar d'arco non sana.
“Erano i capei d’oro a l’aura sparsi” è una delle poesie d’amore più belle del Canzoniere di Francesco Petrarca.
Il poeta ci spiega, come il suo sentimento vada al di là della bellezza fisica di Laura che sta progressivamente svanendo con il passare degli anni.
Il poeta ci spiega, come il suo sentimento vada al di là della bellezza fisica di Laura che sta progressivamente svanendo con il passare degli anni.
All’inizio del sonetto Petrarca ricorda l’episodio del suo innamoramento; il giovane poeta era già predisposto a ricevere l’amore e addirittura era per lui impossibile resistergli; è quindi alla sola vista della splendida donna nacque la sua passione per lei.
Si sofferma,dunque,sui particolari aspetti fisici di Laura che l’avevano attratto,non dimenticando di sottolineare come ora, a causa dello scorrere degli anni, non siano più tali.
Il poeta la paragona persino ad una creatura divina, per il suo elegante modo di camminare, e per la sua voce angelica.
Il poeta la paragona persino ad una creatura divina, per il suo elegante modo di camminare, e per la sua voce angelica.
La conclusione della poesia,però, ci trasporta in un’altra dimensione dell’amore.
Quello della grandezza di un sentimento che supera i cambiamenti fisici portati dalla vecchiaia, è racchiuso dal poeta in una semplice metafora.
Nell’ultima terzina,infatti, Petrarca dice che una ferita non guarisce solo perché l’arco che ha scoccato la freccia si allenta; e così anche il suo amore per Laura non può perire solo perché la bellezza della donna sta svanendo.
Nell’ultima terzina,infatti, Petrarca dice che una ferita non guarisce solo perché l’arco che ha scoccato la freccia si allenta; e così anche il suo amore per Laura non può perire solo perché la bellezza della donna sta svanendo.
Oltre a parlare di una sua esperienza personale il poeta con questa poesia vuole porsi come esempio per tutti i suoi lettori.
Una stupenda passione amorosa e un’importante messaggio:
Una stupenda passione amorosa e un’importante messaggio:
il tempo fa invecchiare e quindi fa cambiare tutti,indistintamente; nessuno può sfuggire a questa legge della natura. Non dobbiamo,quindi, cercare di avere intorno a noi delle persone che sono solo belle fuori; ma dobbiamo tenere con noi quelle persone che sono capaci di farci stare bene e di farci sentire felici.
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