Visualizzazione post con etichetta pendolari. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pendolari. Mostra tutti i post

domenica 1 febbraio 2009

E' incredibile: per Trenitalia se i treni ritardano è colpa dei viaggiatori!

Stessa scena, ogni giorno, in ogni parte d'Italia : stazioni affollate
di pendolari diretti a scuola, al lavoro, all'università, più altri
viaggiatori occasionali, ognuno con una destinazione e un orario da
rispettare. A intervalli regolari una voce metallica annuncia che il
treno che aspettavi è stato soppresso, si scusano con i viaggiatori
per il disagio.Boati di malcontento.Il treno successivo ritarda, tra
la folla monta la rabbia, poi si cede allo sconforto e alla
rassegnazione. Alla fine un treno arriva : ha poche carrozze sporche e
disastrate, c'è un vero e proprio assalto al treno, del resto che si
può fare , è l'unico che è arrivato, chissa quando ne arriverà un
altro e se arriverà.Si viaggia stipati come in carri bestiame, fra
spintoni e gomitate inevitabili, qualcuno si sente male, qualche volta
ci scappa anche un borseggio, le porte a ogni fermata non si aprono o
non si chiudono, i bagni, neanche a parlarne.E questo non è solo
un"privilegio" dei treni regionali, quelli dei pendolari, viaggiatori
di serie B. Anche i nuovissimi treni ad alta velocità, tipo la Freccia
Rossa, collezionano ritardi, contrattempi e superaffollamento.In
compenso il prezzo di biglietti e abbonamenti lievita, perfino
chiamare il call center è a pagamento. Ma per l'amministratore
delegato delle Fs, Mauro Moretti, tutto ha una spiegazione logica.
Pochi treni malridotti ? Le regioni, che dal 2000 finanziano il
trasporto locale, non pagano.Quini Trenitalia , in considerazione del
magro ricavo che riesce ad assicurarsi, offre un servizio più che
adeguato, inoltre i treni , già vecchi e degradati, spesso vengono
devastati da atti vandalici ( questo è vero ). E i treni soppressi?
Gestendo 7000 treni regionali al giorno, può accadere,è previsto
anche nei contratti di servizio, è tutto nella norma.E i ritardi
cronici ? Qui abbiamo l'affermazione più incredibile : alla fine se il
treno ritarda è colpa dei viaggiatori. Se per ogni fermata si perdono
tre minuti per far salire e scendere i viaggiatori, dopo sei fermate
si raggiungono 18 minuti di ritardo e così via. Capito ? Tutto ha una
sua spiegazione, ora che lo sappiamo possiamo smettere di lamentarci e
domani vediamo di non far ritardare il treno !

giovedì 30 ottobre 2008

Trenitalia: la tratta dei disperati

I disperati sono i poveri viaggiatori che cercano e sottolineo cercano di raggiungere Napoli partendo dalla stazione di Casoria.
Per chi non conosce la zona, Casoria è una cittadina di appena 80.000 abitanti che dista 7 km dal capoluogo. Che comodità avere la stazione con treni che in soli 10 minuti ti portano a Napoli.
Che comodità!!!
L'ora è quella che va dalle 7,00 alle 8,00 quando tutti, tranne Trenitalia sanno che qualche passeggero in più ci sarà.
Ti ritrovi su un marciapiede ferroviario con centinaia di altri passeggeri che stanno lì ad aspettare un segno, un campanello, un annuncio di un treno che non arriva mai.
Poi ecco il microfono gracchiante che annuncia l'arrivo del treno.
Ed ecco che un vecchio macinino si ferma e lì ti accorgi che o il treno è di gomma oppure tu non riuscirai a salire.
Però è già tardi, non sai quando un altro treno passerà, allora tenti l'impossibile.
La tattica è quella di afferrare uno dei ferri ai lati delle porte, l'impresa non è assolutamente facile, perchè davanti a te hai un muro umano.
Allora tenti la spinta con rincorsa, ma nemmeno così la cosa funziona.
L'ultimo tentativo è la pietà degli altri passeggeri.Cominci a dire che non puoi perdere quel treno per nessun motivo, scongiuri gli altri a stringersi un pò di più.
A volte ci riesci a volte no.
Se sei dentro, cominciano i 10 minuti più allucinanti della giornata.
Cominci a pensare se soffocherai prima per la mancanza di ossigeno o per l'effluvio che proviene dall'ascella del vicino.
Il tuo vicino immancabilmente sarà una grassa signora che non si sposterebbe nemmeno se sollecitata da un missile terra aria.
Viaggi con l'incubo della possibile apertura della porta e ti figuri già i titoli dei giornali:" Ennesima scigura ferroviaria, passeggero cade dal treno per porta difettosa".
Alla fine arrivi come se avessi sostenuto un incontro di lotta libera e l'ultima cosa che senti quando ti allontani dal maledetto treno è la vocina metallica di una tipa che ti ringrazia di aver viaggiato con Trenitalia,,,, ma v....