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giovedì 8 maggio 2014

Le donne di Napoli sono tutte delle mamme

Le donne di Napoli sono tutte delle mamme 
le donne di Napoli si gettano tra le fiamme 
le donne di Napoli, Dio, ma che bella invenzione 
riescono a ridere anche sotto l'alluvione.


Così recita una vecchia canzone di Francesco Baccini.

Le donne di Napoli sono tutte delle mamme e proprio su una mamma, in questi giorni sono puntati i riflettori della cronaca. Si tratta della madre di Ciro Esposito il tifoso azzurro vittima di un feroce agguato in occasione della finale di Coppa Italia.

La mamma di Ciro malgrado la gravità delle condizioni del figlio, a un certo punto dato per morto, non ha pronunciato nessuna parola d'odio o di vendetta, ha perdonato il presunto responsabile dell'accaduto e ha ringraziato le tante persone che hanno dimostrato affetto e solidarietà nei confronti del figlio.

Il dolore di questa mamma è rimasto composto anche quando è giunta la notizia dell'arresto di Ciro e quando con sordida ferocia le volevano impedire di stare accanto al figlio.

Indomita, col volto rigate di lacrime questa donna ha sofferto in silenzio. Per fortuna pur gravissime, le condizioni di Ciro Esposito sembrano migliorare lentamente anche se le conseguenze sul fisico di questo ragazzo saranno indelebili.
Nella serata di ieri un'altra buona notizia: il GIP non ha convalidato l'arresto di Ciro Esposito per cui anche gli altri familiari e la fidanzata potranno recarsi al suo capezzale.

La fine della storia purtroppo è tragica. Ciro dopo mesi di sofferenze è morto. 
Una mamma piange la perdita di suo figlio morto per una stupida e insulsa partita di calcio, vittima della bieca violenza di chi si professa tifoso, ultras o altri sinonimi che nulla hanno a che vedere con lo 





sabato 26 novembre 2011

Bellezze Partenopee

 
Panorama
Piazza del Plebiscito
Castel dell'Ovo

Il Vesuvio

Cappella del tesoro di San Genaro


Maschio Angioino

sabato 22 ottobre 2011

The 6 most beautiful Neapolitan "Presepe"











 Naples -The street of nativity

lunedì 19 gennaio 2009

Piccolo omaggio a Massimo Troisi da Roberto Benigni

Ogni tanto ci penso, quando vedo un suo film o qualche vecchia
scenetta della Smorfia.
Penso a quanti suoi film non vedremo mai,quante battute non sentiremo mai
.E' scomparso troppo presto, è stata una perdita immensa non solo per la sua famiglia e i suoi amici, ma
anche per tutti quelli che avevano imparato ad amarlo,  per la sua comicità mai scontata, per la maschera del suo volto, per il tormento che a volte traspariva dalle sue espressioni.

Massimo Troisi

Ho trovato questa poesia scritta da uno dei suoi più grandi amici, Roberto Benigni, che esprime
il sentimento che tutti noi proviamo pensando a lui e alla sua arte.

Non so cosa teneva dint'a capa,
intelligente,generoso,scaltro,per lui non vale il detto che è del Papa :
morto un Troisi non se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta
arte di quella tarantella.
Ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un pulcinella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "jamme, o'saccio, 'naggia, oilloc, azz !"
era come parlare col Vesuvio
era come ascoltare del buon jazz.
" Non si capisce " urlavano sicuri
questo Troisi se ne resti al sud
adesso lo capiscono i canguri,
gli indiani e i miliardari di Hollywood.
Con lui ho capito la bellezza
di Napoli, la gente e il suo destino
e non m'ha mai parlato della pizza
e non m'ha mai suonato il mandolino
O Massimino, io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro
ha fatto più miracoli il tuo verbo
che quello dell'amato San Gennaro.

domenica 21 dicembre 2008

Napoli, se ti comporti così non diventerai mai grande!!

No così non va.
Il Toro oggi, soprattutto nel primo tempo aveva denotato tutta la sua pochezza.Squadra preoccupata,senza mordente e con problemi di amalgama e di spogliatoio.
In questo contesto una compagine cinica ed esperta avrebbe fatto un solboccone dei granata.
Invece il Napoli ha giocato mollemente, pensando che prima o poi una giocata vincente sarebbe venuta fuori.
Che è successo? Che un' azione isolata con un paio di rimpalli ha generato il gol del Torino.
a quel punto per i granata era questione di vita o di morte, per cui hanno messo dentro quella grinta che fino ad allora latitava.
Scontri, falli ripicche sono cominciate e il Napoli ci è cascato da pollo.
Un'occasione persa per dare un tocco di classe alla classifica.
Una dimostrazione,purtroppo di pochezza da parte del Napoli.

sabato 25 ottobre 2008

Vivere a Napoli è morire ogni giorno

Muori quando i tuoi occhi hanno visto rifiuti alti come montagne.
Muori quando hai paura ad attraversare certe strade,perchè potresti avere una pallottola in testa.
Muori,quando non puoi mai protestare perchè non sai chi è colui che hai di fronte.
Muori di smog.
Muori di acqua e aria inquinata da tutto quello di più putrido ci possa essere.
Muori perchè sembra che nessuno se ne accorga.
Muori quando gli altri che ti stanno accanto si adattano ad ogni situazione.
Muori di rabbia,quando aspetti per ore un autobus, quando non trovi un parcheggio, quando trovi auto in tripla fila, quando ti sfrecciano accanto decine di moto con conducenti senza casco, quando vedi vigili al bar, poliziotti con la testa da un altro lato.
Muori perchè non puoi neanche andare allo stadio e nè ti è concesso andare in nessun altro stadio d'Italia.
Muori perchè i migliori se ne vanno.
Muori quando i Napoletani che sono lontani rinnegano la propria terra.
Muori quando sai che esistono partiti politici che esultano a ogni disgrazia della tua città.
Muori perchè vorresti andartene, ma non puoi.
Muori perchè sai che prima non era così.
Muori perchè non puoi fare nulla per cambiare.
Muori perchè hai la certezza che è troppo tardi, che stai assistendo un malato in agonia.
Muori perchè hai paura per i tuoi figli.
Muori perchè sai che chi poteva, non ha fatto niente per evitare tutto ciò.
Muori perchè ti accorgi che il sottile male della prepotenza, dell'arroganza e della sopraffazione comincia a infettare anche il tuo corpo e la tua anima.
Vivere oggi a Napoli è morire ogni giorno, ogni ora,ogni minuto.