Un minuto di silenzio per le vittime di Nizza.
Oggi a 4 giorni di distanza dalla folle corsa del camion bianco, il mondo e i Francesi in particolare ricordano le vittime innocenti.
Un minuto di silenzio, per riflettere sulla tragedia, un minuto di silenzio per commemorare i morti e per dare il coraggio ai vivi.
Un minuto di silenzio per ricordare, ma anche per dimenticare.
Un minuto di silenzio per pregare
lunedì 18 luglio 2016
sabato 16 luglio 2016
Criteri di divisibilità dei numeri e scomposizione in fattori
Piccolo aiuto agli studenti alle prese con i criteri di divisibilità e con la composizione dei numeri.
Divisibilità per 2: basta guardare l'ultima cifra del numero, se essa è divisibile per 2 tutto il numero lo è. Es: 602, l'ultima cifra è 2 per cui 602 si può dividere per 2
Divisibilità per 3: basta sommare le cifre del numero dato, se la somma è divisibile per tre, allora lo sarà anche il numero dato.Es: 513 basta sommare 5+1+3=9 che è divisibile per 3 per cui anche 513 lo è
Divisibilità per 4: basta guardare le ultime due cifre del numero dato, se divisibile per 4 lo è anche il numero dato. Es. 5040, le ultime due cifre sono 40 divisibile per 4 per cui lo sarà anche 5040.
Divisibilità per 5: se l'ultima cifra è 0 o 5
Divisibilità per 9 se la somma delle cifre del numero è divisibile per 9. Es: 513, 5+1+3=9, divisibile per 9 per cui lo sarà anche 513
Divisibilità per 2: basta guardare l'ultima cifra del numero, se essa è divisibile per 2 tutto il numero lo è. Es: 602, l'ultima cifra è 2 per cui 602 si può dividere per 2
Divisibilità per 3: basta sommare le cifre del numero dato, se la somma è divisibile per tre, allora lo sarà anche il numero dato.Es: 513 basta sommare 5+1+3=9 che è divisibile per 3 per cui anche 513 lo è
Divisibilità per 4: basta guardare le ultime due cifre del numero dato, se divisibile per 4 lo è anche il numero dato. Es. 5040, le ultime due cifre sono 40 divisibile per 4 per cui lo sarà anche 5040.
Divisibilità per 5: se l'ultima cifra è 0 o 5
Divisibilità per 9 se la somma delle cifre del numero è divisibile per 9. Es: 513, 5+1+3=9, divisibile per 9 per cui lo sarà anche 513
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venerdì 15 luglio 2016
sabato 2 luglio 2016
L'odio e la matematica
Le notizie di oggi, fatte di stragi, efferati omicidi, sangue e violenza mi hanno un rattristato e non poco.
Quanto odio, quanta malvagità e molto spesso in nome di Dio.
Eppure il mondo dovrebbe essere perfetto, preciso come la matematica.
Il mondo è regolato da leggi fisiche tutte passate al vaglio di equazioni algebriche che le rappresentano con precisione estrema.
Sembra che solo gli uomini sfuggano a questa regola aurea, sembra che solo l'umanità agisca secondo leggi strane e non riproducibili.
L'odio non è matematico e se l'odio è dell'uomo allora l'uomo non è perfetto
Quanto odio, quanta malvagità e molto spesso in nome di Dio.
Eppure il mondo dovrebbe essere perfetto, preciso come la matematica.
Il mondo è regolato da leggi fisiche tutte passate al vaglio di equazioni algebriche che le rappresentano con precisione estrema.
Sembra che solo gli uomini sfuggano a questa regola aurea, sembra che solo l'umanità agisca secondo leggi strane e non riproducibili.
L'odio non è matematico e se l'odio è dell'uomo allora l'uomo non è perfetto
lunedì 27 giugno 2016
Papa Francesco e Martin Lutero
Papa Francesco rilegge anche lo scisma luterano.
Bergoglio non smette di sorprendere. In volo dall'Armenia, dopo aver fatto di nuovo irritare i Turchi citando il genocidio di inizio secolo del popolo armeno, ecco che comincia a parlare niente meno che di Martin Lutero.
L'esordio è tale da fare accapponare la pelle ai Cardinali più tradizionalisti, Papa Francesco, infatti dice che le intenzioni di Lutero non erano affatto malvagie.
Bergoglio , inserisce le tesi luterane nel contesto di una Chiesa , non proprio modello di virtù. La Chiesa dell'epoca, sempre secondo Papa Francesco, era corrotta, mondana e piena di lotta intestine, per cui l'opera e le tesi di Martin Lutero erano anche un tentativo per scuotere questo stato di cose.
Il sasso lanciato da Lutero, le sue critiche sono state poi raccolte da Calvino e dai principi tedeschi che volevano lo scisma. Tesi ardite quelle di Bergoglio, o almeno impensabili fino a qualche anno fa.
Una rilettura della storia della Chiesa, un mea culpa di fronte agli eccessi e ai comportamenti degli ecclesiastici nel corso dei secoli, Bergoglio affronta tutti i temi con una visione nuova, critica.
Anche le sue critiche, però, hanno uno scopo che è quello di far notare la differenza con la Chiesa attuale. Riconoscere gli errori vuol dire che la Chiesa ha intenzione di migliorarsi, ha intenzione di partire dagli sbagli del passato per giungere a una nuova consapevolezza più vicina agli insegnamenti di Cristo.
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