Papa Francesco rilegge anche lo scisma luterano.
Bergoglio non smette di sorprendere. In volo dall'Armenia, dopo aver fatto di nuovo irritare i Turchi citando il genocidio di inizio secolo del popolo armeno, ecco che comincia a parlare niente meno che di Martin Lutero.
L'esordio è tale da fare accapponare la pelle ai Cardinali più tradizionalisti, Papa Francesco, infatti dice che le intenzioni di Lutero non erano affatto malvagie.
Bergoglio , inserisce le tesi luterane nel contesto di una Chiesa , non proprio modello di virtù. La Chiesa dell'epoca, sempre secondo Papa Francesco, era corrotta, mondana e piena di lotta intestine, per cui l'opera e le tesi di Martin Lutero erano anche un tentativo per scuotere questo stato di cose.
Il sasso lanciato da Lutero, le sue critiche sono state poi raccolte da Calvino e dai principi tedeschi che volevano lo scisma. Tesi ardite quelle di Bergoglio, o almeno impensabili fino a qualche anno fa.
Una rilettura della storia della Chiesa, un mea culpa di fronte agli eccessi e ai comportamenti degli ecclesiastici nel corso dei secoli, Bergoglio affronta tutti i temi con una visione nuova, critica.
Anche le sue critiche, però, hanno uno scopo che è quello di far notare la differenza con la Chiesa attuale. Riconoscere gli errori vuol dire che la Chiesa ha intenzione di migliorarsi, ha intenzione di partire dagli sbagli del passato per giungere a una nuova consapevolezza più vicina agli insegnamenti di Cristo.