L'ordine e il caos nella nostra esistenza.
Ho letto in questi giorni il libro di Jordan Peterson: Le 12 regole per la vita che ha per sottotitolo e scopo quello di essere un antidoto al caos.
Nella nostra vita aneliamo all'ordine: salute perfetta, matrimonio stabile e felice, figli studiosi e affezionati, lavoro soddisfacente e ben remunerato.
Questo, ma non solo. Amiamo le file ordinate alla posta o al supermercato, l'ordine e la giustizia sociale e anche l'ordine nella nostra casa.
Per noi esseri umani l'ordine è la nostra zona di comfort.
Opposto all'ordine è il caos, il nostro acerrimo nemico.
Il caos arriva nella nostra vita quando scopriamo il tradimento del nostro coniuge e la distruzione del nostro matrimnio, quando la nostra azienda va in crisi e c'è il rischio di un licenziamento, quando i nostri figli imboccano strade difficile.
Il caos arriva quando ci ammaliamo.
Cosa accade quando arriva il caos?
Malgrado tutti nostri sforzi preventivi, come cercare di avere cua della nostra relazione, seguire i figli nel loro percorso di vita, fare regolari check up il caos può invadere le nostre vite.
Il caos distrugge i nostri sogni, ci succhia l'anima.
Il caos è un dissennatore se vogliamo proporre un personaggio della saga di Harry Potter.
Nel momento del caos ci sentiamo smarriti, confusi e le nostre reazioni saranno quelle di fuggire dal dolore a esso connesso.
Il pericolo è quello di instaurare un circolo vizioso per cui la paura del caos ci fa chiudere in noi stessi incapaci di reagire, il dolore si trasforma in apatia e poi in depressione. Spesso il caos ci fa sentire in colpa e la nostra reazione potrà essere quella di punirci, castigando il nostro fisico e la nostra anima.
Il rimedio al caos non è il ripristino dell'ordine, ma il tentativo di navigare nelle acque agitate.
E' pur vero che caos e ordine si susseguono e l'equilibrio statico è dalla parte dell'ordine per cui dopo un periodo di burrascoso arrva la bonaccia e l'ordine viene ripristinato.
L'antidoto al caos
Se può essere utile nei primi momenti di caos cercare un rifugio per non essere travolti dalla tempesta delle emozioni, un attimo dopo è necessario affrontare quello ch ci sta capitando.
Dopo la caduta, anche rovinosa e dolorosa, dobbiamo farci forza, rialzarci, assumere una posizione eretta, avere la testa alta, il petto in fuori.
E' necessario fissare negli occhi il nostro dolore, avere la consapevolezza delle difficili e indigeste emozioni che pervadono la nostra mente e soprattutto il nostro fisico e guardare avanti.
Voltarsi indietro, rimuginare sul passato, pensare alle nostre colpe, alla possibilità che le cose potevano andare diversamente se.... Tutto questo non serve, anzi tutto ciò è il caos che si espande e si impossessa definitivamente della nostra vita
