Una volpe sperduta nella neve. Sola, impaurita, lontana dagli altri.
Ha fame, ma non è la cosa che più la preoccupa. Quello che l'assale è il senso dello sconfinato bianco che le sta intorno. La volpe non sa distinguere nulla, non trova nulla di familiare.
Nessun riferimento le appare. L'istinto le dice di continuare a camminare, di non fermarsi. E lei cammina
Ha fame, ma non è la cosa che più la preoccupa. Quello che l'assale è il senso dello sconfinato bianco che le sta intorno. La volpe non sa distinguere nulla, non trova nulla di familiare.
Nessun riferimento le appare. L'istinto le dice di continuare a camminare, di non fermarsi. E lei cammina
Non sa se mai riuscirà a trovare la strada che ha perduto, non sa se si salverà.
La stanchezza l'assale, vorrebbe fermarsi, magari dormire.
Tante volte si era trovata in difficoltà, era riuscita a sfuggire molti pericoli, come quella volta che si era avvicinata a un posto magico pieno di polli indifesi.
All'improvviso era apparso un animale che mai aveva visto. All'inizio sembrava meno pericoloso dell'orso, ma aveva qualcosa di pericoloso nello sguardo e la possibilità di colpirti da lontano.
Quella volta non era sola, insieme c'era la sua fedele amica che era stata colpita dalla luce che il nuovo animale aveva scagliato ed era morta.
Da quel momento se c'era da andare al covo delle galline lo faceva di notte quando non appariva l'animale che scagliava la luce mortale. Aveva paura, ma la fame la spingeva ad agire.
Nella neve, però era diverso. Non c'erano pericoli, ma aveva ancora più paura.
La volpe continuò a camminare, senza speranza, nè meta...