lunedì 29 agosto 2011

Qualunque cosa potete fare o sognato di poter fare cominciatela!

inizioIl coraggio ha in se' genio, magia, potere. Cominciate subito.
(W.Goethe)

Basta!
Ora veramente basta!
Quante volte ci siamo detti questa parola.
Quante volte abbiamo deciso di cambiare, di non commettere sempre gli stessi errori, di riuscire finalmente a esprimere le nostre emozioni e le nostre opinioni.
Quante volte avremmo voluto dire no, ma poi invece supinamente abbiamo acconsentito.
E quante volte ci sono mancate le parole, quante volte non abbiamo saputo rispondere e abbiamo subito un torto.
Eppure qualche attimo dopo, ecco che ci vengono in mente tutte le parole che avremmo voluto dire.
Ma è sempre troppo tardi!

Ma cos'è che ci frena?

La paura!!

Dubbi e preoccupazioni frenano i nostri sogni e le nostre aspettative, spezzano le nostre frasi, rendono confusa la nostra mente.

C'è un unico grande nemico quindi: la paura.

Eppure dentro di noi abbiamo le risorse per riuscire in ogni cosa, però spesso non ne abbiamo la consapevolezza.
Eppure basterebbe poco per cambiare i paradigmi del passato, per trasformare la paura in coraggio.

Tutto facile quindi?

A sentir dire psicologi, guru, santoni sembrerebbe di sì.
La realtà è un pò diversa ed è una gran fatica cambiare.
Tutto è possibile solo in un caso.
Quando la motivazione che ci spinge è forte, quando coinvolge qualcuno che amiamo.
Allora, in quel caso anche un pigmeo può diventare un gigante.

venerdì 29 luglio 2011

Nella vostra vita siete mai riusciti a ribellarvi?



Spesso mi sento come in gabbia, come se la mia vita fosse regolata da qualcuno punto per punto.

Come mi devo atteggiare, cosa non devo rispondere, cosa è meglio per me!

Regole, regole,regole.

E se i comportamenti non sono quelli giusti sono definite, in qualche caso anche le conseguenze o le punizioni:

"altrimenti poi il capo si arrabbia, vedi che poi litigate."

I consigli degli amici, poi sono tutti dello stesso tenore:" ma dai lascia correre, non fartene una malattia".

Così mi ritrovo quasi sempre a non fare quello che vorrei, a non ragionare con la mia testa.

Anche se ho coscienza di tutto ciò, non riesco a ribellarmi.

E' proprio questo il punto, vorrei ribellarmi, vorrei mandare a quel paese qualcuno senza poi sentirmi in colpa.
E tutto questo lo vorrei fare con il sorriso sulle labbra , senza arrabbiarmi.


Le parole, i comportamenti giusti mi vengono in mente, però sempre un attimo dopo.
Non riesco a trovare, al momento giusto, la forza per esprimere la mia ribellione, il mio no, il mio non posso o meglio il mio non voglio.

Troppi condizionamenti dal passato?

Oppure si tratta di pura e semplice paura?

Non so, ma cerco aiuto in chi ha vissuto queste sensazioni.

giovedì 28 luglio 2011

Quale superpotere vi piacerebbe avere?

E' una domanda che mi faccio fin da piccolo e che spesso rivolgo agli altri.

Immaginando di essere un supereroe tipo Batman, tanto per capirci quale super potere vi piacerebbe avere?

Sono stato un sacco di tempo indeciso tra il viaggiare a ritroso nel tempo e l'essere invisibile.

Non starei nella pelle se potessi diventare un maresciallo di Napoleone oppure assistere da vicini agli avvenimenti dell'Antica Roma.

O anche  scoprire come diamine hanno fatto a costruire le Piramidi!

Niente male anche fare parte della spedizione dei Mille, per capire come hanno fatto a vincere.

E perchè no in Egitto per vedere se Cleopatra veramente era così carina.

Vedere da vicino un dinosauro, partecipare alla presa della Bastiglia, conoscere Leonardo da Vinci oppure Dante Alighieri!!

Andare a spasso nel tempo, però non è un vero e proprio passatempo da supereroe.

Se parliamo di poteri tipo, volare, vedere a grandissime distanze o attraverso gli oggetti, essere velocissimi tipici degli eroi super, ebbene la mia scelta va sicuramente a favore dell'invisibilità.


Come mi piacerebbe essere invisibile, per ascoltare cosa dicono i potenti, per poter avere la possibilità di dare un ceffone di nascosto a chi  mi sta antipatico.
Vedere poi come  mi giudicano i miei amici o i parenti.

Insomma se potessi vorrei essere invisibile!

E voi che poteri vorreste avere?

Si può essere più romantici?

Io vogliọ del ver la mia donna laudare
ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella dïana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.

Verde river’ a lei rasembro e l’âre,

tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.

Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa ’l de nostra fé se non la crede;

e no·lle pò apressare om che sia vile;

ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’ om pò mal pensar fin che la vede.


Stupenda poesia.
Un inno alla donna amata.
Mi domando se oggi è possibile essere così romantici.
Paragonare, come fa Guinizelli, la propria donna ai fiori, alle stelle, all'aria.
Nessun gioiello la può eguagliare, anche l'Amore diventa più perfetto.
Ma ciò non basta.
La donna di Guinizzelli, converte alla fede chi non crede e nessun uomo
di animo malvagio  le si può avvicinare.
Parole che suscitano intense emozioni.
Ma esiste una donna così?
Penso che chi abbia la fortuna di amare la propria donna non possa
far altro che pensare come Guinizelli.
Forse le frasi che le rivolgerà saranno meno poetiche,
ma non per questo meno sincere.

mercoledì 27 luglio 2011

L'amore non invecchia


Erano i capei d'oro a l'aura sparsi
che 'n mille dolci nodi gli avolgea,
e 'l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;

e 'l viso di pietosi color farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i' che l'esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di subito arsi?

Non era l'andar suo cosa mortale
ma d'angelica forma, e le parole
sonavan altro che pur voce umana;
uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale,
piaga per allentar d'arco non sana.

“Erano i capei d’oro a l’aura sparsi” è una delle poesie d’amore più belle  del Canzoniere di Francesco Petrarca.
Il poeta ci spiega, come il suo sentimento vada al di là della bellezza fisica di Laura che sta progressivamente svanendo con il passare degli anni.

All’inizio del sonetto Petrarca ricorda l’episodio del suo innamoramento; il giovane poeta era già predisposto a ricevere l’amore e addirittura era per lui impossibile resistergli; è quindi alla sola vista della splendida donna nacque la sua passione per lei.

Si sofferma,dunque,sui particolari aspetti fisici di Laura che l’avevano attratto,non dimenticando di sottolineare come ora, a causa dello scorrere degli anni, non siano più tali.

Il poeta la paragona persino ad una creatura divina, per il suo elegante modo di camminare, e per la sua voce angelica.
La conclusione della poesia,però, ci trasporta in un’altra dimensione dell’amore.

Quello della grandezza di un sentimento che supera i cambiamenti fisici portati dalla vecchiaia, è racchiuso dal poeta in una semplice metafora.
Nell’ultima terzina,infatti, Petrarca dice che una ferita non guarisce solo perché l’arco che ha scoccato la freccia si allenta; e così anche il suo amore per Laura non può perire solo perché la bellezza della donna sta svanendo.

Oltre a parlare di una sua esperienza personale il poeta con questa poesia vuole porsi come esempio per tutti i suoi lettori.
Una stupenda passione amorosa e un’importante messaggio:

il tempo fa invecchiare e quindi fa cambiare tutti,indistintamente; nessuno può sfuggire a questa legge della natura. Non dobbiamo,quindi, cercare di avere intorno a  noi delle persone che sono solo belle fuori; ma dobbiamo tenere con noi quelle persone che sono capaci di farci stare bene e di farci sentire felici.