Secondo un ricercatore dell'univerità di Waterloo in Canada,
incaricato proprio di uno studio sui costi da un colosso della
telefonia mobile statunitense, un sms non costa più di 3 centesimi
agli operatori. Tutto il resto è ricavo puro che entra nelle loro
tasche. La collaborazione con il gestore telefonico s'interruppe
proprio quando chiese il costo effettivo degli sms.Ma Srinvasan Keshav
continuò lo studio di sua iniziativa, arrivando alle seguenti
conclusioni : un sms standard (max 160 caratteri ), in termini di dati
è così piccolo, appena 140 byte, che può viaggiare gratuitamente
attraverso il segnale che collega i telefonini ai ripetitori.Le spese
che gli operatori sostengono per gestire il traffico dei messaggini
sono minime e i ricavi enormi. Alle stesse conclusioni sono giunte le
autorità di controllo danesi che spiegano che il costo di un sms verso
un altro operatore è al massimo di 4 centesimi, verso lo stesso
gestore è addirittura di 1 centesimo.
A questo punto si sono attivati anche in Italia congiuntamente l'Agcom
e l'Antitrust ( che sospetta un cartello sui prezzi, allineati tutti
sui 15 centesimi ).I risultati si avranno a marzo, ma i gestori
italiani hanno già rigettato le accuse, rispo ndendo che invece i
costi di gestione e immagazzinamento degli sms sono notevoli e che
comunque loro offrono ai clienti opzioni tariffarie dedicate a chi fa
largo uso di messaggini. Ma questi pacchetti comunque comportano un
costo di attivazione e costi settimanali o mensili di riattivazione e
spesso consentono l'invio a prezzo ridotto o gratuito di sms solo
verso lo stesso gestore. L'obiettivo invece è quello di abbassare i
costi per tutti. Nel frattempo possiamo consolarci inviando sms verso
i paesi comunitari visto che per decisione della Comunità europea da
luglio i costi diminuiranno del 60 %.