E' cominciato da qualche giorno il " padre di tutti i reality ", la
famigerata porta rossa ha lasciato passare la solita brigata di
giovani di belle speranze in cerca di facili guadagni, di visibilità e
di un accesso privilegiato al mondo della tv e dintorni. Niente di
così terribile, un pò di popolarità non si nega a nessuno, lo sanno
bene anche i famosi o ex famosi che s'inventano naufraghi, ballerini,
contadini, con comportamenti anche meno spontanei. Ma quest'anno gli
autori non si stancano di proclamare ai quattro venti che il G F
stavolta punta sul sociale, presentando vari concorrenti dalla storia
tormentata :l'assistente sociale palermitana, l'hostess sindacalista,
il ragazzo Rom sfuggito a un contesto di violenza e degrado, perfino
un ragazzo non vedente. E poi tutti a rimarcare che, secondo le
tendenze più attuali, la casa quest'anno è costruita in materiale
ecologico, l'acqua è microfiltrata, si fa la raccolta differenziata
ecc...E' stato arruolato il solito stuolo di psicologi, commentatori,
perfino di politici, i soliti tuttologhi che sanno disquisire di
qualsiasi argomento, dal delitto di Perugia alle stragi del sabato
sera. Ma non fateci ridere ! Il G F è solo un reality, anzi una soap
opera interpretata da attori non professionisti. E va preso per quello
che è, non c'è bisogno di nobilitarlo, ammantandolo di chissà qual
significati., tanto tutti lo guarderanno lo stesso, anche quelli che
dichiarano pubblicamente di snobbarlo. Lo guarderanno per curiosità,
per voyerismo, per poterne discutere con gli altri, perchè lo guardano
tutti o, semplicemente perchè piace. Godiamoci lo spettacolo, se
vogliamo, ma siamo seri, i programmi di approfondimento sul sociale
sono tutta un'altra cosa.
sabato 17 gennaio 2009
Quest'anno il Grande Fratello punta sul sociale:ma fateci il piacere!!
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