venerdì 29 luglio 2011

Nella vostra vita siete mai riusciti a ribellarvi?



Spesso mi sento come in gabbia, come se la mia vita fosse regolata da qualcuno punto per punto.

Come mi devo atteggiare, cosa non devo rispondere, cosa è meglio per me!

Regole, regole,regole.

E se i comportamenti non sono quelli giusti sono definite, in qualche caso anche le conseguenze o le punizioni:

"altrimenti poi il capo si arrabbia, vedi che poi litigate."

I consigli degli amici, poi sono tutti dello stesso tenore:" ma dai lascia correre, non fartene una malattia".

Così mi ritrovo quasi sempre a non fare quello che vorrei, a non ragionare con la mia testa.

Anche se ho coscienza di tutto ciò, non riesco a ribellarmi.

E' proprio questo il punto, vorrei ribellarmi, vorrei mandare a quel paese qualcuno senza poi sentirmi in colpa.
E tutto questo lo vorrei fare con il sorriso sulle labbra , senza arrabbiarmi.


Le parole, i comportamenti giusti mi vengono in mente, però sempre un attimo dopo.
Non riesco a trovare, al momento giusto, la forza per esprimere la mia ribellione, il mio no, il mio non posso o meglio il mio non voglio.

Troppi condizionamenti dal passato?

Oppure si tratta di pura e semplice paura?

Non so, ma cerco aiuto in chi ha vissuto queste sensazioni.

giovedì 28 luglio 2011

Quale superpotere vi piacerebbe avere?

E' una domanda che mi faccio fin da piccolo e che spesso rivolgo agli altri.

Immaginando di essere un supereroe tipo Batman, tanto per capirci quale super potere vi piacerebbe avere?

Sono stato un sacco di tempo indeciso tra il viaggiare a ritroso nel tempo e l'essere invisibile.

Non starei nella pelle se potessi diventare un maresciallo di Napoleone oppure assistere da vicini agli avvenimenti dell'Antica Roma.

O anche  scoprire come diamine hanno fatto a costruire le Piramidi!

Niente male anche fare parte della spedizione dei Mille, per capire come hanno fatto a vincere.

E perchè no in Egitto per vedere se Cleopatra veramente era così carina.

Vedere da vicino un dinosauro, partecipare alla presa della Bastiglia, conoscere Leonardo da Vinci oppure Dante Alighieri!!

Andare a spasso nel tempo, però non è un vero e proprio passatempo da supereroe.

Se parliamo di poteri tipo, volare, vedere a grandissime distanze o attraverso gli oggetti, essere velocissimi tipici degli eroi super, ebbene la mia scelta va sicuramente a favore dell'invisibilità.


Come mi piacerebbe essere invisibile, per ascoltare cosa dicono i potenti, per poter avere la possibilità di dare un ceffone di nascosto a chi  mi sta antipatico.
Vedere poi come  mi giudicano i miei amici o i parenti.

Insomma se potessi vorrei essere invisibile!

E voi che poteri vorreste avere?

Si può essere più romantici?

Io vogliọ del ver la mia donna laudare
ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella dïana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.

Verde river’ a lei rasembro e l’âre,

tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.

Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,
e fa ’l de nostra fé se non la crede;

e no·lle pò apressare om che sia vile;

ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’ om pò mal pensar fin che la vede.


Stupenda poesia.
Un inno alla donna amata.
Mi domando se oggi è possibile essere così romantici.
Paragonare, come fa Guinizelli, la propria donna ai fiori, alle stelle, all'aria.
Nessun gioiello la può eguagliare, anche l'Amore diventa più perfetto.
Ma ciò non basta.
La donna di Guinizzelli, converte alla fede chi non crede e nessun uomo
di animo malvagio  le si può avvicinare.
Parole che suscitano intense emozioni.
Ma esiste una donna così?
Penso che chi abbia la fortuna di amare la propria donna non possa
far altro che pensare come Guinizelli.
Forse le frasi che le rivolgerà saranno meno poetiche,
ma non per questo meno sincere.

mercoledì 27 luglio 2011

L'amore non invecchia


Erano i capei d'oro a l'aura sparsi
che 'n mille dolci nodi gli avolgea,
e 'l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi ch'or ne son sì scarsi;

e 'l viso di pietosi color farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i' che l'esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di subito arsi?

Non era l'andar suo cosa mortale
ma d'angelica forma, e le parole
sonavan altro che pur voce umana;
uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch'i' vidi, e se non fosse or tale,
piaga per allentar d'arco non sana.

“Erano i capei d’oro a l’aura sparsi” è una delle poesie d’amore più belle  del Canzoniere di Francesco Petrarca.
Il poeta ci spiega, come il suo sentimento vada al di là della bellezza fisica di Laura che sta progressivamente svanendo con il passare degli anni.

All’inizio del sonetto Petrarca ricorda l’episodio del suo innamoramento; il giovane poeta era già predisposto a ricevere l’amore e addirittura era per lui impossibile resistergli; è quindi alla sola vista della splendida donna nacque la sua passione per lei.

Si sofferma,dunque,sui particolari aspetti fisici di Laura che l’avevano attratto,non dimenticando di sottolineare come ora, a causa dello scorrere degli anni, non siano più tali.

Il poeta la paragona persino ad una creatura divina, per il suo elegante modo di camminare, e per la sua voce angelica.
La conclusione della poesia,però, ci trasporta in un’altra dimensione dell’amore.

Quello della grandezza di un sentimento che supera i cambiamenti fisici portati dalla vecchiaia, è racchiuso dal poeta in una semplice metafora.
Nell’ultima terzina,infatti, Petrarca dice che una ferita non guarisce solo perché l’arco che ha scoccato la freccia si allenta; e così anche il suo amore per Laura non può perire solo perché la bellezza della donna sta svanendo.

Oltre a parlare di una sua esperienza personale il poeta con questa poesia vuole porsi come esempio per tutti i suoi lettori.
Una stupenda passione amorosa e un’importante messaggio:

il tempo fa invecchiare e quindi fa cambiare tutti,indistintamente; nessuno può sfuggire a questa legge della natura. Non dobbiamo,quindi, cercare di avere intorno a  noi delle persone che sono solo belle fuori; ma dobbiamo tenere con noi quelle persone che sono capaci di farci stare bene e di farci sentire felici.

martedì 26 luglio 2011

Il nemico pubblico n°1: il vicino d'ombrellone

Più delle zanzare, peggio del maltempo, il personaggio che più attenterà alle vostre vacanze, sarà il vicino di ombrellone.

  • Sarà presente sempre, sia che scegliate di andare al mare alle 7 del mattino,
    sia che decidiate di affrontare le calde ore del primo pomeriggio
    e anche se resterete fino al tramonto;
  • il vicino d'ombrellone ha sicuramente dei bambini, figlio o nipoti, diretti discendenti di Attila.
    I piccoli barbari sono dotati di armi sofisticatissime e letali, palloncini d'acqua, racchettoni, palloni e le pericolosissime bocce di legno.
    Il loro passatempo preferito è quello di costruire castelli di sabbia sul tuo lettino quando non ci sei;
  • il vicino d'ombrellone possiede almeno tre cellulari che squillano in continuazione con suonerie amplificate;
  • le donne del vicino d'ombrellone sono di norma brutte;
  • il vicino d'ombrellone si intromette in ogni tua discussione;
  • il vicino d'ombrellone, ogni giorno ti chiede perchè sei così bianco!
  • Non capirai mai qula è il lavoro del tuo vicino;
  • il "Buongiorno" del tuo vicino d'ombrellone ha gli stessi decibel del cannone del Gianicolo;
  • il vicino d'ombrellone ama fare gavettoni;
Quest'anno, però sono deciso a non soccombere e sto definendo una strategia difensiva.
Suggeritemi le vostre!

domenica 24 luglio 2011

Quali libri porterete con voi in vacanza? Ecco i miei.



Così come una gran parte degli Italiani, mi appresto a trascorrere qualche giorno di vacanza.
Anche se il tempo a disposizione per leggere non sarà poi moltissimo, ho, comunque scelto i libri che porterò con me.


  • La linea d' ombra di J. Conrad
    il più bel  libro scritto sull'adolescenza.
  • Detto, Fatto di David Allen
    Un vero e proprio cult sull'efficacia sul lavoro e nella vita.
    la descrizione di un metodo, GTD, ormai famosissimo.
    Vado a scoprire se fa al caso mio.
  • Napoleon di Max Gallo
    Più che una lettura, una rilettura dell'epopea napoleonica fatta
    in modo chiaro, semplice e discorsivo.
Tre libri, non di più ( auto piccola, valigie strapiene..) non mi consentono di più.
Spero di aver scelto per il meglio.

E voi, invece che leggerete in vacanza?

giovedì 21 luglio 2011

Zzz... Quali sono i vostri rimedi per le zanzare?


Le zanzare mi tormentano.
Credo proprio di essere la loro preda preferita ..
        Non reggo più il loro zzz nelle orecchie non appena vado a letto, non sopporto il prurito, non mi va di grattarmi a sangue.

Rimedi?

Li ho provati tutti:

  • Spray repellenti;
  • Candele, candelette..;
  • Piastrine elettriche e zampironi;
  • Insetticidi vari;
  • Ingestione di aglio crudo e cipolla (con i comprensibili effetti collaterali, non proprio social);
  • Piantine di basilico un pò dappertutto.
Niente, loro, (le zanzare) sono più forti.
Sono disperato ditemi se conoscete qualche magico rimedio, qualche mistura o prodotto che possa sconfiggerle.
Confido in tutti voi.

martedì 19 luglio 2011

10 oggetti per una vacanza perfetta


1) Scarpe comode: niente di peggio che ritrovarsi con i piedi doloranti a causa di calzature non confortevoli;

2) Occhiali da sole: per la salute degli occhi senza dimenticare il look;

3) Torcia elettrica: cosa c'entra una torcia elettrica, mfidatevi che può servire, anzi in alcuni momenti può essere indispensabile;

4) Paletta per mosche e zanzare: certo si possono usare creme repellenti o fornelletti vari, ma la paletta resta sempre più efficace;

5) Crema per puntura di insetti: nel caso in cui la paletta sia inefficace;

6) Crema solare e doposole: esagerato scottarsi con le creme che ci sono oggi;

7) Spazzolino e filo interdentale: l'igiene orale viene prima di tutto;

8) Ventilatore: anche se hai prenotato camere con aria condizionata meglio non farselo mancare;

9) Moka: una Bialetti non deve mancare nella vostra valigia, magari quella con il fornellino elettrico incoroporato. Na tazzulella di un buon caffè non deve mancare in vacanza;

10) Cornetto portafortuna: indispensabile contro la malasorte e gufate di amici e colleghi.

mercoledì 6 luglio 2011

Uomini o Caporali?



Ne incontro sempre qualcuno sulla mia strada.
Di chi parlo?
Di quelli che Totò in maniera sublime definisce i caporali.
Meschini. Sempre al posto di comando, sempre pronti a rivendicare ruoli e posizioni, spesso senza meritarle.

Naturalmente disposti a mortificare e a calpestare.

Ma la cosa che più mi fa rabbia è che i caporali non cadono mai.

Vacillano, sembra che a volte per loro sia finita, che il loro destino sia segnato.

Non mi vergogno a dirlo in quelle occasioni sono contento, soddisfatto.

Ma proprio quando sembra che non ci siano vie d'uscita, ecco che arriva il colpo di scena e ritornano di nuovo a galla.

A te , invece povero mortale, questo non capita mai, anzi sembra che la tua esistenza sia lastricata di occasioni perdute , di cose che si potevano realizzare  se non fossi inciampato nel solito imprevisto.